Imposta di soggiorno: i comuni non traggono il beneficio indicato

09/04/2025

In un recente articolo pubblicato sul portale Stol, è stato riportato che l’imposta di soggiorno ha generato circa 91 milioni di euro per i Comuni dell'Alto Adige nell'anno passato. Questa affermazione è fuorviante e non corrisponde alla realtà. 

Dei 91 milioni di euro riscossi con l’imposta di soggiorno nel 2024, meno di 1 milione di euro è rimasto ai Comuni. Circa 72 milioni di euro sono stati destinati alle organizzazioni turistiche locali e sovracomunali in conformità alle disposizioni di legge vigenti, mentre altri 19 milioni di euro sono stati destinati all’azienda speciale IDM Alto Adige.

L'affermazione che l’imposta di soggiorno abbia portato 91 milioni di euro ai Comuni è quindi oggettivamente errata. Sebbene l’imposta di soggiorno venga riscossa dai Comuni, nel 2024 solo una minima parte di essa è rimasta nelle casse comunali.

Con l'anno 2025 è entrata in vigore una nuova normativa che prevede, che i Comuni possono destinare il 10% dell’imposta di soggiorno per la copertura degli oneri amministrativi e per servizi e infrastrutture rilevanti per il turismo, a meno che non venga raggiunto un diverso accordo con l'organizzazione turistica. 

„La nuova normativa rappresenta una soluzione equilibrata e crea le condizioni ideali per la collaborazione tra i Comuni e le organizzazioni turistiche“, afferma il presidente del Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, Andreas Schatzer. „In molti Comuni la collaborazione funziona già molto bene – ad esempio per la manutenzione delle infrastrutture, l’abbellimento del paesaggio urbano o per progetti e servizi a beneficio sia dei residenti che degli ospiti.“

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