Il Consorzio dei Comuni é dispiaciuto per la decisione del Comune di Lana di non partecipare all‘aumento di capitale di Selfin Srl

01/02/2018

Con stupore e dispiacere il Consorzio dei Comuni ha preso atto della decisione del Comune di Lana di non partecipare all‘aumento di capitale di Selfin Srl. La ragione dell‘aumento di capitale è il finaziamento dell‘acquisto del 10% del capitale sociale di Alperia S.p.A. da parte di Selfin che già detiene il 3,55% del capitale.

In occasione della fusione di Azienda energetica e Sel, dalla quale scaturò Alperia, a tutti i Comuni della provincia di Bolzano, diversi dal Comune di Bolzano e dal Comune di Merano che hanno una partecipazione diretta in Alperia, è stata riservata la possibilità di acquistare dalla Provincia di Bolzano – anche tramite una società a partecipazione totalitaria dei Comuni – fino al 10% del capitale sociale di Alperia.

Con ciò finalmente, a seguito delle rivendicazioni e degli interessamenti politici decennali degli amministratori comunali e provinciali in carica e dei loro predecessori, ai quali spetta gratitudine e riconoscimento, dopo il graduale passaggio del comparto dell'energia alla Provincia, è stato possibile creare i presupposti per incrementare il ruolo dei Comuni della Provincia di Bolzano, incremento che, ci si augura, sarà anche raggiunto.

Con ciò Provincia e Comuni intendono fare un passo importante per la pace nel settore energia.

Con le motivazioni del Comune di Lana che si evincono dalle notizie pubblicate il Consorzio dei Comuni non si identifica per niente.

Negli ultimi anni lo Stato ha cercato più volte a forzare la privatizzazione delle società con partecipazione pubblica. Aveva di mira soprattutto le società con partecipazione pubblica che non svolgono alcuna attività o solo un‘attività marginale e che pertanto servono per dare posizioni di favore a qualche amministratore o dipendente.

La norma di attuazione dello statuto di Autonomia in materia di energia D.P.R. n. 235/1977 è rimasta invariata. Essa tuttora è in vigore ed è al di sopra delle leggi statali e provinciali. Perciò le attività elettriche disciplinate da tale norma di attuazione per i Comuni e loro società, come è la Selfin Srl, costituiscono attività consentite. È sufficiente un‘analisi veloce dei bilanci degli ultimi anni di Selfin. Con un utile medio di 3 milioni di euro all‘anno non si può parlare di inattività.

Interessi pubblici dei Comuni e di Selfin sono presenti in abbondanza. Sicurezza dell’approvvigionamento energetico, sviluppo, ammodernamento e messa in sicurezza delle infrastrutture, realizzazione della rete a banda larga sono di fondamentale importanza per lo sviluppo sociale, culturale ed economico di ciascun Comune e loro abitanti. Tali interessi pubblici e le finalità pubbliche vanno oltre il proprio territorio comunale, soprattutto oggigiorno che sempre più cittadini lavorano non più nel proprio Comune di residenza, ma in altri Comuni della Provincia. Anche le attività di tempo libero e culturali attraggono sempre più persone provenienti da altri Comuni della Provincia.

A differenza dei concessionari pregressi Alperia non perseguirà rigorosamente la strategia della massimizzazione del profitto, ma progetterà e eseguirà nei prossimi anni, come previsto dal piano industriale 2017 – 2022, importanti misure su tutto il territorio provinciale per garantire la sicurezza dell‘approvvigionamento energetico e di forzare la realizzazione della rete a banda larga. Tuttavia essa cercherà al contempo di aumentare gli utili ed infine i dividendi.
I Comuni si trovano quindi davanti alla sfida di seguire, di partecipare e di decidere insieme la pianificazione e l'attuazione degli interventi nei settori menzionati, anche per trovare soluzioni utili, funzionali e sostenibili. Ciò dovrà avvenire anche attraverso l‘intervento dei Comuni, attraverso Selfin, a livello della Società Alperia.

Informazioni:
Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano
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